In questo bilocale di 72mq vive Eleonora Fiori, jewerly designer e illustratrice. Ogni stanza di casa Fiori presenta un ‘colore-
contenitore’: «Per lo studio mi sono ispirata
alla natura e ho scelto un verde matt caldo»
spiega. La tonalità contrasta con la scala
rosa che conduce al soppalco e con gli stucchi al soffitto. Il
colore dello studio
è Green Olive
17-0535 di
[Pantone®].
Il lavoro creativo occupa la maggior parte
della giornata della designer e l’ambiente
vibra di suggestioni. Il living-studio ospita
tavoli di diverse altezze e dimensioni sopra
i quali Eleonora imposta le composizioni
delle sue maxi collane di aria surrealista in
vendita su Etsy (EleonoraFiori il suo shop). Tappeto Evergreen della linea Roquebrune Line-Up
[Carpet Edition], poltrona in pelle [Pizzetti], tavolo in plexiglas vintage con
sedia Bleckberget [Ikea] e scrivania con top con decoro Anni ’50 realizzato
da Eleonora.
Sopra i tavoli da lavoro Eleonora imposta le composizioni
delle sue maxi collane di aria surrealista realizzate in resina, in vendita su Etsy (EleonoraFiori il suo shop).
Viva il rosa! Grazie al colore
‘doll’s house’ la
scala diventa un
elemento décor:
è Pink Lady 203
di [Pantone®]. Poltroncina
Anni ’60 come il tavolo esagonale
[simili da Maisons du Monde e
Leroy Merlin]. Vasi Le Morandine
[Sonia Pedrazzini]; sgabelli di
Olaf Von Bohr per [Gedy], li trovi
su [Pamono]; illustrazione
‘Breakfast’ [Eleonora Fiori].
Se le dimensioni della casa non sono generose ogni angolo va sfruttato al
massimo: in questo sottoscala c’è spazio per un tavolino esagonale Anni ’60,
due sgabelli e una mini libreria. Il parquet bicolore a spina contribuisce
al ‘rigore’ geometrico. Il colore della parete è Cool Gray 12 C di [Pantone®]. Sulla libreria vintage, design Ron Arad [Kartell], collana
‘Lobster’ [Eleonora Fiori] e vaso
Le Morandine [Sonia Pedrazzini].
Un corridoio separa il living-atelier dalla
grande cucina. In questa parte della casa
domina il colore ‘pausa’, un grigio metallico
che valorizza i kakemono realizzati dalla
designer: sono opere illustrate che si
ispirano alle pergamene giapponesi e che
Eleonora ha esposto in tutte le stanze.
In cucina spiccano tre quadri
dedicati alle grandi attrici hollywoodiane.
Guardale bene: hai notato che indossano
tutte le collane realizzate da Eleonora? Shirley Temple con collana ‘Aliens are coming’, Judy
Garland con collana ‘Dorothy’ e Shirley MacLaine con collana
‘Cat and Coffee’. Tavolo in legno laccato bianco, sempre su idea della designer,
tappeto Sporty Linea Roquebrune Line-Up [Carpet Edition], sedia
arancione [Thonet], sedia blu di Jean Prouvé per Tecta, coll. Volumnia di
[Enrica de Micheli], illustrazione ‘Gatti Vittoriani’ di [Eleonora Fiori].
Oltre ai quadri, anche il tavolo è una creazione della proprietaria. «Mi piace definire questa
abitazione una ‘casa di bambola’» dice. «È
uno spazio personalizzato con arredi mobili
che posso spostare in base alle necessità».
Anche la credenza a muro in legno è stata
realizzata su misura per richiamare lo stile
antico dell’appartamento «e anche per
camuffare una vecchia porta che si trovava
esattamente in quel punto» spiega Eleonora.
«Essendo una casa del 1900 le stanze
erano tutte comunicanti l’una con l’altra». Sul tavolo, calice Le Morandine [Sonia
Pedrazzini], piatto [Seletti per Toiletpaper]. Quella appesa
all’armadio è una scultura
mobile cinetica della [Djeco],
brand specializzato nella
produzione di giocattoli.
Gli arredi della cucina sono
‘ereditati’ dalla proprietà
precedente: guarda il piano
in granito rosa Anni ’90! Osserva anche il colore delle pareti e degli e infissi: è lo stesso grigio. Ed è una scelta di continuità.
La camera da letto gode di due ampie finestre a
tutta altezza che regalano alla stanza un’intensa
luminosità. Eleonora ha scelto di dipingere soltanto
la parete vetrata e di giocare con i tessili per
ricreare il classico binomio azzurro-rosa, che
riprende la sua idea di ‘casa di bambola’, ma in
versione cobalto e corallo. La testata del letto
è una sua realizzazione così come i kakemono di
ispirazione jap appesi sopra al letto, negli
stessi colori scelti per caratterizzare l’ambiente. Lenzuola e cuscini [Borgo delle Tovaglie], kakemono
‘Medioevo e Zen’ e ‘Tra parentesi’ di [Eleonora Fiori], testata
del letto realizzata dalla proprietaria, come le sculture in gesso.
Per la parete delle finestre è stato scelto il colore Pantone® 294 C.
Nascosto in uno storico palazzo di inizio ’900, un bilocale ‘compatto’ esplode di creatività e colore. E diventa la casa-laboratorio perfetta per la sua eclettica
proprietaria
Fluidità e tinte decise sono le parole chiave di questa casa-atelier nel cuore di Piacenza. Siamo in un bilocale d’epoca cucito su misura delle esigenze e dei gusti eclettici della proprietaria. «Ho studiato fashion design e ho sempre amato le mini-metrature: a Milano, quando lavoravo nell’ufficio stile bijoux di Marni, vivevo in un monolocale-nido di 15 mq» racconta Eleonora Fiori.
Le scelte fatte
«In questo appartamento tutto è mobile e leggero: devo poter cambiare ogni giorno la collocazione degli arredi a seconda di come mi sento e ho persino rinunciato al divano per privilegiare tavoli e altri elementi utili al mio lavoro».
Il tocco di stile
Le illustrazioni e i gioielli creati da Eleonora diventano pezzi d’arredo: «Le mie ispirazioni attingono dal periodo vittoriano, si fondono ai colori pop Anni ’60 e al rigore delle geometrie Bauhaus» racconta la designer.
styling Francesca Davoli foto Fabrizio Cicconi/Living Inside testi Sara Peggion
Nascosto in uno storico palazzo di inizio ’900, un bilocale ‘compatto’ esplode di creatività e colore. E diventa la casa-laboratorio perfetta per la sua eclettica
proprietaria
Fluidità e tinte decise sono le parole chiave di questa casa-atelier nel cuore di Piacenza. Siamo in un bilocale d’epoca cucito su misura delle esigenze e dei gusti eclettici della proprietaria. «Ho studiato fashion design e ho sempre amato le mini-metrature: a Milano, quando lavoravo nell’ufficio stile bijoux di Marni, vivevo in un monolocale-nido di 15 mq» racconta Eleonora Fiori.
Le scelte fatte
«In questo appartamento tutto è mobile e leggero: devo poter cambiare ogni giorno la collocazione degli arredi a seconda di come mi sento e ho persino rinunciato al divano per privilegiare tavoli e altri elementi utili al mio lavoro».
Il tocco di stile
Le illustrazioni e i gioielli creati da Eleonora diventano pezzi d’arredo: «Le mie ispirazioni attingono dal periodo vittoriano, si fondono ai colori pop Anni ’60 e al rigore delle geometrie Bauhaus» racconta la designer.
styling Francesca Davoli foto Fabrizio Cicconi/Living Inside testi Sara Peggion