Di suo, questa non è una casa molto luminosa e un uso debole dei colori l’aveva penalizzata: il marmo grigio, originale degli Anni ’40, era accostato a pareti grigie che spegnevano gli arredi intorno. Un gioco di azzurri e bianchi puri, invece, ha saputo accendere i complementi dorati e quelli più colorati.
Il tavolo è realizzato su progetto da falegnameria TeHome, vasi [Francesca Verardo], piante [Maria Luisa Rocchi], vaso bianco [Mia Home Design Gallery di Serax].
Nello studio hanno scelto una soluzione insolita per l’imbottito: una dormeuse al posto di un divano letto. La seduta è stata foderata con un tessuto
a fiori e tanti cuscini rigati.
Sospensioni Glo-Ball di Jasper Morrison [Flos], lampada a braccio Tolomeo [Artemide], pentola rossa [Le Creuset], calendario Formosa, Enzo Mari [Danese Milano]. Pittura murale Oval Room Blue [Farrow&Ball].
La cucina è un magistrale recupero di Marta, un vecchio modello di Arclinea degli
Anni ‘90 a cui sono stati dati una nuova laccatura e nuovi piani in marmo di Carrara. Anche qui, il colore e la carta che entrano visivamente in cucina hanno fatto una magia.
Come per la libreria, Raffaella ha deciso di sottolineare l’armadio rispetto alle pareti scegliendo il bianco. Pittura a parete Pavilion Gray [Farrow&Ball].
La camera padronale è stata ampliata eliminando un’altra camera da letto. Il parquet a spina, d’epoca, è stato riposato e sistemato, l’armadio rifinito con una veletta in cartongesso.
Il letto è il punto spumeggiante della stanza, con il suo a pois blu e la biancheria con un insolito rigato rosa evidenziatore. Letto e copriletto realizzati con i tessuti di [Lelli 1924], lenzuola [La Fabbrica del Lino], lampada da tavolo plissé Matin [Hay].
Le piastrelle sono simili alla serie Metro [CE.SI.], applique a parete [Piccola Bottega]. Se desideri una sospensione Anni ’40 come quella in foto, realizzata in vetro di Murano e tipica della produzione di Barovier&Toso, vai su ebay.it e pamono.it
Casa di Raffaella era piena di tante belle cose (rétro) ma mancava quel tocco professionale in grado di legare tutto: l'architetta Marta Cammarano ci insegna che il colore fa la metà del lavoro quando si tratta di dare luce a pavimenti, arredi e oggetti.
Raffaella Orsini, la proprietaria di questo bellissimo appartamento in zona Borgo, a Roma, un giorno incontra l’architetta Marta Cammarano su Instagram: la sintonia tra loro scocca subito e parte il progetto, cui collaborerà lo studio Officine Norma.
Le scelte fatte
«Questo è il risultato di un grande lavoro di squadra con Raffaella, che ha uno spiccato senso estetico. Sin dal primo sopralluogo, non ho potuto fare a meno di osservare i suoi libri, gli oggetti e i pezzi vintage...» racconta Marta.
Il tocco di stile
Opera così delle piccole sistemazioni in pianta e poi lavora di tessuti, colori e carte da parati per ridare valore alle parti che sono state mantenute. Lo styling di Cristina Gigli e i suoi (tanti) dettagli perfetti sono poi la ciliegina sulla torta. E voilà!
Casa di Raffaella era piena di tante belle cose (rétro) ma mancava quel tocco professionale in grado di legare tutto: l'architetta Marta Cammarano ci insegna che il colore fa la metà del lavoro quando si tratta di dare luce a pavimenti, arredi e oggetti.
Raffaella Orsini, la proprietaria di questo bellissimo appartamento in zona Borgo, a Roma, un giorno incontra l’architetta Marta Cammarano su Instagram: la sintonia tra loro scocca subito e parte il progetto, cui collaborerà lo studio Officine Norma.
Le scelte fatte
«Questo è il risultato di un grande lavoro di squadra con Raffaella, che ha uno spiccato senso estetico. Sin dal primo sopralluogo, non ho potuto fare a meno di osservare i suoi libri, gli oggetti e i pezzi vintage...» racconta Marta.
Il tocco di stile
Opera così delle piccole sistemazioni in pianta e poi lavora di tessuti, colori e carte da parati per ridare valore alle parti che sono state mantenute. Lo styling di Cristina Gigli e i suoi (tanti) dettagli perfetti sono poi la ciliegina sulla torta. E voilà!